relazioni attività DALL'AGOSTO 2020 AL DICEMBRE 2021, PER DARVI UN'IDEA DEL NOSTRO LAVORO 

LE RELAZIONI DEI SEMINARI  MENSILI DALL'ANNO 2022 SONO STARE SPEDITE PERSONALMENTE AI SOCI CHE  HANNO FREQUENTATO I CORSI


5 dicembre 2021

Seminario del 5 dicembre 2021 tenuto dalla dott.ssa Rosalia Grande

Relazione a cura della dr.ssa Maria Antonietta Marinaro (in bianco) e della dott. ssa Rosalia Grande (in giallo)

Il seminario mensile dell'Associazione culturale Stare Bene aps si è svolto domenica 5 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 18:30 nella sede di via Raffaele de Cesare, 84. Hanno partecipato: la presidente Rosalia Grande, che ha condotto i lavori, Alberico Ceccarelli, Brando Ricci, Carlo Mustazza, Carlo Sordoni, Cecilia Errede, Elide Stucchi, Ilaria Mollica, Maria Antonietta Marinaro, Massimo Buongiorno, tutti in presenza e nel rispetto delle normative vigenti.
La giornata è stata aperta da Rosalia, che ha affrontato il tema della Funzione Sociale.

per quanto riguarda l'apprendimento, alcune persone apprendono maggiormente dall'esperienza, mentre altri dalla teoria .Per compendere una teoria è utile avere delle conoscenze anche storiche sulla società da cui emergono. La conoscenza della società in cui si vive dipende molto dalle informazioni che si ricevono. L'informazione cos'è? Non è un oggetto, non è nemmeno energia, non la si può definire neutra, in quanto è veicolata da persone con le loro forme di essere, con i loro shieramenti e appartenenze. L'informazione fornisce una base per la conoscenza, ma avere delle buone conoscenze in un campo non comporta, di per sè, essere dei buoni operatori nel campo stesso.
Nelle nostre società si assiste spesso ad un divario tra la conoscenza e la pratica, questo divario fa sì che le persone, i cittadini, siano più controllabili.

L'informazione, in se e per sè non genera entropia (confusione, caos,disorganizzazione, 'surriscaldamento'), ma può generarla a seconda del modo in cui viene proposta. L'informazione può portare un campo alla neghentropia, (Organizzazione, ordine, 'freddo') nel caso in cui sia generativa, ossia contenga la possibilità, per chi la riceve, di far nascere da essa idee postive, organizzazione, crescita. Abbiamo quindi questo schema entropia-----------nuova informazione------------utilizzo creativo dell'informazione--------neghentropia-------------ordine, organizzazione.
la libertà delle persone è in relazione con le capacità elaborative.  

Le società si distinguono dal Tipo di Confinamento delle Possibilità Elaborative ed è necessario distinguere i campi in cui si possono apportare contributi elaborativi.

L'Informazione Generativa produce elementi che migliorano la vita dell'Umanità e forma quella Comunicazione Sapienziale che si distingue dalla comunicazione di massa e che può fare da base della Coscienza Sociale Opportuno, perciò, è evitare il sovraccarico di informazioni non generative.

Per Funzione Sociale si intende la Funzione di Partecipazione; Appartenenza, desiderio di miglioramento, sentirsi, parte di qualcosa. Svolgere questa Funzione è contribuire al benessere collettivo, alla crescita, che magari è come una goccia nell'Oceano ma pur sempre - una goccia in più -

E' stato, poi, chiesto ad alcuni di individuare delle parole chiave tra gli argomenti trattati e si è passata la parola ai partecipanti perché relazionassero ciascuno su un aspetto a loro modo di vedere, critico, della società.

Carlo S. ha trattato il tema degli incidenti sul lavoro ed il loro l'incremento; Brando quello degli immigrati, con particolare riferimento ai fatti al confine polacco; Maria Antonietta la giustizia sociale (in ambito produttivo e distributivo) con riferimento alla mancata approvazione del contributo di solidarietà; Ilaria, l'inadeguato inserimento degli alunni stranieri in classe senza un efficace supporto; Alberico, il sovraffollamento nelle carceri e le recidive che diminuiscono se c'è un inserimento lavorativo; Carlo M., ancora gli immigrati ma dalla differente prospettiva dell'appropriazione delle sementi da parte del mondo occidentale,con conseguente impoverimento e distruzione delle risorse nei paesi di loro proveneinza, Elide, ancora le classi con alunni stranieri senza adeguato supporto mentre insegnanti di sostegno (anche linguistico) non trovano collocazione; Massimo, ricordando la giornata dei più svantaggiati, ha fatto notare l'ipocrisia, il divario tra comportamenti e definizioni, e la realtà di barriere all'accesso al sociale; Cecilia, il concetto di strada tanto in senso reale (come accessi e praticabilità) quanto simbolico.

A questo è, poi, seguito lo spazio libero per il disegno sul tema: "Il lato peggiore della Società". Al termine del quale, ciascuno ha illustrato agli altri quel che aveva disegnato, prima di mostrare il proprio lavoro in modo da dare il tempo a tutti anche di immaginare come potesse essere il disegno che avrebbe, poi, visto.

Ha, quindi, ripreso Rosalia parlando del senso di impotenza che molti sentono, la sensazione di non poter fare nulla per cambiare le cose, anche nei settori dove operano e lavorano. Si può fare, ma senza il senso di appartenenza è quasi impossibile.  Tra l'altro, siamo in una fase in cui culturalmente pare si sia perso il concetto di Responsabilità. Per ogni evento, infatti, esiste o esistono varie persone che l'hanno prodotto ma è come se la Mente umana oggi non riuscisse a soffermarsi su questo, ricorrendo piuttosto ad un astratto concetto della Società o di varie Istituzioni responsabili di ingiustizie o corruzione. Si è perso il Giudizio morale ed il senso di colpa che è giusto ricada, invece, su quelle persone che materialmente non hanno adempiuto al proprio dovere. In tal, senso , si può  parlare di Società Liquida che non è solo mutevole e complessa, ma con una cultura che evade la responsabilità individuale.

Il pensiero umano è concentrato sull' Astratto Istituzionale e non su soggetti concreti. Da qui, per le persrone che fanno un cammino interiore, la necessità di avere un obiettivo, che permette di avere un monitoiraggio costante sulle proprie scelte e, quando serve, un sano senso di colpa dell'andare a vuoto.

Pausa pranzo.

Alla ripresa, lavori di gruppo. Su indicazione della conduttrice, si formano 3 gruppi da 3 partecipanti che eleggono un portavoce ciascuno e riprendono il tema dei valori per focalizzarsi su quelli difficili da praticare e su quelli perduti. Al termine, ciascun relatore riferisce sugli spunti emersi all'interno del proprio gruppo.

Riprende, poi, la dr.ssa Grande sottolineando l'importanza, per l'armonia della persona, della Capacità di cambiamento di stato, Lo stato d'animo è una scelta, saper cambiare stato d'animo è una Competenza che si può sviluppare attraverso varie pratiche ed esercizi

Qui ed Ora è lo stato fondamentale, lo stato sincero. Può capitare , anche, di passare da uno stato all'altro senza causa apparente. Ricordiamo che abbiamo dentro di noi una zona bella, pulita, solare.

Segue uno spazio in cui ciascuno comunica agli altri il suo vissuto della giornata ed il suo stato del momento. Al termine, si costruisce un racconto formato da una frase di ciascuno

A finire, un lavoro/gioco con un oggetto transizionale che ciascuno aveva portato per poterlo utilizzare durante l'attività.

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7 novembre 2021

a cura di Brando Ricci  (parti in bianco) e della dott.ssa Rosalia Grande (Parti in gialla)


Il seminario mensile dell'Associazione culturale Stare Bene aps si è svolto domenica 7 novembre dalle ore 9:30 alle ore 18:30 nella sede di via Raffaele de Cesare, 84. Hanno partecipato la presidente Rosalia Grande, che ha condotto i lavori, Carlo Sordoni, Elide Stucchi, Brando Ricci, Ilaria Mollica, Carlo Sordoni, Cecilia Errede, Alberico Ceccarelli e Maria Antonietta Marinaro, tutti in presenza e nel rispetto delle normative vigenti. Nelle prime due ore della mattinata ha preso parte ai lavori anche, Marco Marchese, in videocollegamento dalla Calabria.
La giornata è stata aperta da Rosalia, che ha affrontato il tema della funzione valoriale e dei valori, che è stato poi ripreso anche nel pomeriggio. La conduttrice ha inoltre spiegato come sia ancora molto diffusa una forma di pensiero (deterministico a senso unico) secondo cui: 1- gli eventi sarebbero retti da una catena di cause ed effetti di tipo lineare 2-  un evento x detto effetto sarebbe generato da quello che lo precede nel tempo detto causa, e non avrebbe su di essa alcuna possibilità  di azione,  sia  un concetto che non conduce alla comprensione della realtà e generi entropia. Entropia è surriscaldamento, accelerazione fuori ritmo naturale, disorganizzazione e confusione, può portare alla rottura di un sistema. Un uso non armonioso di risorse, valori, possibilità, conduce a stati di entropia.Questo stato non ha un solo esito, cioò l'implosione interna, ma, raccongliendoo e assorbendo determinate informazioni, può trasformars in neghentropia, stato ' più freddo', portatore di luce e organizzazione.

Così è nato anche il Counseling, come certe  terapie, interventi filosofici, culturali e artistici, centrati sulla persona, sul benessere, come la sisemica,(Bateson e altri il pensiero compleso (Morin)


Nella seconda parte della mattinata quattro partecipanti - Elide, Alberico, Carlo e Maria Antonietta - si sono invece occupati di riassumere e spiegare le prime 80 pagine, equivalenti ai primi quattro capitoli, del testo 'L'atto di volontà' dello psichiatra e filosofo Roberto Assagioli.
Tra gli elementi che sono emersi dalla loro sintesi, c'è l'idea che rispetto alla volontà esistano due fasi: nella prima l'essere umano fa esperienza che questa esiste, mentre nella seconda diventa consapevole di avere questo potere. Secondo Assagioli esistono inoltre quatto diversi tipi di volontà: forte, sapiente, buona e transpersonale.
La volontà si manifesta inoltre tramite della qualità, che lo psichiatra toscano ha diviso in sette blocchi di declinazioni. Tra i passaggi chiave del testo 'L'atto di volontà', c'è anche l'individuazione di quella che Assagioli definisce punto omega, inteso come il culmine di un processo di psicosintesi tra il proprio centro volontario della coscienza e il piano transpersonale.

Dopo la pausa pranzo Rosalia è tornata nuovamente sul tema dei valori. Ai partecipanti è stato data una lista di valori e di disvalori. Ci si è concentrati sui primi. A tutti è stato chiesto di disegnare un quadrato suddiviso in quattro parti e di inserirvi i valori sulla base di alcuni criteri indicati dalla conduttrice. Una volta fatto l'esercizio c'è stato un momento di riflessione sulle conclusioni. Ai partecipanti è stato inoltre chiesto di approfondire alcune aspetti del tema tramite un dialogo con un oggetto che gli era stato precedentemente detto di portare. 


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Domenica  3 ottobre 2021 ore 9,30-18,30

Relazione di Elide Stucchi  
 Aggiunte di Rosalia Grande (in giallo)
seminario mensile interattivo

I passi del facilitatore

Le Funzioni umane, biologiche, relazionali, realizzative

2° passo: la Funzione difensiva Aspetti scientifici, psicologici, antropologici.
Come difendersi da pensieri, immagini, parole, energie negative proprie e di altri.

Conoscere le emozioni. Gestire la volontà.

Spazio Creativo e di Benessere

Conduce la dott.ssa Rosalia Grande

Introduzione al tema della funzione difensiva. E' importante ricordare che le funzioni vanno considerate nel loro insieme, in una organizzazione sistemica. La posizione della nostra scuola rispetto al sapere e alle conoscenze/teorie: non neghiamo le posizioni ufficiali, caso mai spesso, quasi sempre le affianchiamo con conoscenze orientali o ad altre teorie meno note del bacino occidentale

Oggi  alcune (o molte) realtà universitarie, ufficiali, hanno compiuto una integrazione di questi apporti 'altri'. Vedi le posizioni di Giulio Maira, professore di neurochirurgia dell'Istituto Humanitas.

I meccanismi di difesa sono indispensabili a tutti gli esseri viventi per: ( questa progrssione o scala di importaneza  può cambiare da pesona a persona e nel corso della vita)
1) mantenere la forma
2) mantenere l'integrità
3) mantenere la vita.
 La forma è collegata con il disegno o progetto di vita, ma anche con il nostro apparato immunitario;
l'integrità ha a che fare con la coerenza tra le parti, corrisponde all'autostima
 (corrispondenza con la vitamina D).

la vita è collegata con tutte le funzioni , è l'essere che si esprime in questa dimensione terrestre

I buoni meccanismi difensivi equivalgono a saper impiegare bene le risorse che si hanno;
tradurre le risorse in fatti.

Uno dei meccanismi di difesa è tenere separati dentro di noi degli elementi.
A volte è necessario e vitale (vedi gli elementi chimici C, Carbonio e O, Ossigeno, che separati sono due elementi fondamentali per la vita, uniti formano l'anidride carbonica...). Ma non è sempre così, spesso teniamo separati dentro di noi, per esempio, le figure genitoriali e questo ci crea dei problemi, ci può precludere un avanzamento... mentre l'armonizzazione interiore dei nostri genitori ci fa comprendere la nostra essenza.

I nostri meccanismi di difesa definiscono la nostra personalità, il nostro carattere.

Come difenderci da chi ci attacca ? Attraverso l' osservazione  di nostri sentimenti o atteggiamenti

capire  l'effetto  su di noi di emozioni negative come l'invidia e la gelosia , il risenimento, che vengono da altri, quelle che vengono da noi hanno un effetto di consumenare le nostre energie 'buone',  da sostituire con l' ammirare e rispettare  persone che riconosciamo essere più avanzate di noi; anche dare un rinforzo positivo agli altri  Le emozioni positive sono i maggiori meccanismi di difesa perché sono collegate con il ricordo di sé; le emozioni positive sono il sole (calore, energia, vita).

La dott.ssa Grande chiede un feed-back al gruppo e poi chiede di lavorare sul punto: quale risorsa posseggo che non sto impiegando abbastanza? Ognuno poi viene invitato a scegliere una delle risorse e un 'modo' per esprimerla  più tradi (canto, danza, racconto, disegno...)

PAUSA PRANZO

Poi :  Momento di rilassamento-azione a Villa Lazzaroni.

Al rientro in sede ognuno esprime la risorsa attraverso la forma espressiva/creativa scelta.

Vengono poi ripresi alcuni elementi base della bioenergetica, la postura, la camminata e 3 esercizi che ci aiutano ad essere meno attaccabil.
Per difenderci dobbiamo capire quali sono i nostri punti deboli (vedi Ettore o Achille).

Viene chiesto di chiudere gli occhi e di esprimere, chi vuole, un feed-back

SPAZIO L'ATTO DI VOLONTA'
La volontà saggia

Per raggiungere un obiettivo, specie se diffcilie o lontano dalla situazione o posizione sociale  del momento ,  è necessaria una volontà forte.  Spesso si pensa che coloro che sono ai vertici, che hanno accumulato ricchezza, siano persone scorrette o pensino solo a sé stesse. Ma non è sempre così, ci sono persone che oltre ad avere ruoli rilevanti hanno anche fatto un lavoro su di sé e pensano anche al bene altrui. Quindi possiamo dire che queste persone hanno unito alla volontà forte anche la volontà saggia.

Esercizio di Assagioli per aumentare la volontà saggia

Storia dello scoiattolo che vuole salvare un pesce dall'affogare (molta volontà buona ma assenza di volontà saggia...). Viene chiesto al gruppo di disegnare un passaggio a scelta della storia. Alla fine del lavoro ognuno mostra il proprio disegno.

NOTA AGGIUNTA DA ROSALIA GRANDE 
La volontà buona 

E' l'esercizio del continuare a mantenere un obbiettivo se  contiene un intento di bene
di bene per gli altri, la società, l'ambiente, non è egoica. ma fa bene anche a se stessi
la volontà buona è flessibile e gentile. Non si impone nè si autoimpone, è fluida e dà accesso allo Spirito

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Domenica  5 settembre 2021 ore 9,30-18,30
 Relazione di Brando Ricci

Seminario mensile dell' Associazione Culturale Stare Bene Aps

  I PASSI DEL FACILITATORE, le funzioni umane.
LA FUNZIONE UTILITARIA (FISICA)
  
si è tenuto domenica 5 settembre nella sede di via Raffaele de Cesare, 84.
Vi hanno preso parte, tutti in presenza e nel rispetto delle normative vigenti, Rosalia Grande, Alberico Ceccarelli, Brando Ricci, Carlo Sordoni, Carlo Mustazza, Cecilia Errede, Elide Stucchi, Ilaria Mollica, Maria Antonietta Marinaro e Mariella Artino.
Ancor prima di iniziare i lavori della giornata il gruppo, in attesa di una partecipante, si è cimentato con il gioco 'Se tu fossi il giudice' su proposta della dottoressa Rosalia Grande, la conduttrice della giornata. Dopo la lettura di un caso giudiziario realmente esistito ai partecipanti è stato chiesto di dire la loro su quale doveva essere il verdetto. Ne è scaturito un breve dibattito e un confronto rispetto all'effettiva sentenza dei giudici.
Successivamente la dottoressa Grande ha presentato un lavoro in cui sono stati messi in connessione due dei più recenti argomenti trattati dall'associazione: il ruolo del facilitatore e le sette funzioni fondamentali dell'essere umano: utilitaria, difensiva, valoriale, sociale, restitutiva, organizzatrice, ricercatrice.
La dottoressa Grande ha spiegato alcuni concetti relativi al funzionamento del cervello e del sistema nervoso in relazione al lavoro del facilitatore; ha spiegato la differenza tra le onde celebrali beta e alfa e come la capacità di sintonizzarsi sulle seconde influisca molto positivamente sulla nostra capacità di percepire gli opposti, la duplicità e l'unità del tutto. La dottoressa Grande ha poi esposto la differenze tra le persone 'spinali' e le persone 'dalla mente attiva' e ha spiegato come le seconde riescano a organizzare le energie del sistema nervoso centrale in modo molto più efficace ed energetico. Una parte del lavoro della conduttrice è stata dedicato poi al tema dei recettori sensoriali e alle modalità utili per mantenerli aperti, stimolando così la sensibilità, una degli elementi chiave nel lavoro del facilitatore. Una delle strade migliori per lavorare su questi aspetti - ha sottolineato la dottoressa Grande - è approfondire le tecniche creative.
In un secondo momento la conduttrice ha chiesto ai membri del gruppo di parlare in prima persona di un organo e di un sistema del corpo umano e di spiegarne in forma drammatizzata le caratteristiche. ("Io sono...")(Tecnica delle Gestalt)

Nell'ultima parte del lavoro della mattina la dottoressa Grande ha approfondito uno degli elementi della funzione utilitaria, quello relativo alla nutrizione e quindi all'alimentazione. La conduttrice ha fornito diversi elementi rispetto a cosa e come mangiare per incrementare le proprie facoltà intellettive.
Dopo la pausa pranzo, intorno alle 14:30, il gruppo si è spostato nel parco della Caffarella, dove il dottor Carlo Sordoni ha condotto una sessione di rilassamento ed esercizi di yoga in coppia.
Al ritorno in sede, dopo poco più di un'ora, la dottoressa Grande ha parlato del tema della volontà, facendo un breve excursus storico sulla sua definizione e vissuto, sspiegando la differenza tra volontà forte, saggia e buona. Poi al gruppo è stato chiesto poi di fare un esercizio con delle costruzioni Lego,: a partire da una piccola combinazione di tre pezzi ogni partecipante doveva aggiungere altri due pezzi, riuscendo ad assemblarli in una forma compiuta, e portare avanti una piccola narrazione proseguendo quella della persona prima. Al termine del gioco-esercizio è stato chiesto un feed-back a ogni membro del gruppo.

La conduttrice della giornata ha poi suggerito al gruppo un altro esercizio, da fare a casa, utile a rafforzare la volontà forte (come suggerisce Assagioli nel suo testo): stare dieci minuti in piedi su una sedia senza fare nulla di particolare ma eventualmente pensando a un aspetto sul quale voler incrementare appunto la propria volontà. Il gruppo ha svolto l'esercizio anche in sede sul momento.
La giornata di lavoro si è conclusa intorno alle 18:30 con un giro di feed-back di tutti i partecipanti.   
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Domenica 29 agosto ore 20.45

Serata conviviale 'STARE BENE INSIEME'  Argomento : IL FACILITATORE
 Relazione a cura di Elide Stucchi

Conversazione a cura della dott.ssa Rosalia Grande: 'Il Facilitatore' una attività utile e interessante.

La dott.ssa innanzitutto pone l'accento sull'aspetto della 'sensibilità' e di come sia generalmente carente nelle persone e come è importante che venga stimolata e accresciuta per migliorare la qualità della vita. In questo è importante la figura del Facilitatore, che aiuta ad essere sensibili, ma anche semplifica, operando nel campo del reale e nel campo del possibile. Un altro aspetto su cui il Facilitatore lavora è l'espressione di sé. Durante l'esposizione viene letta dalla dott.ssa, da Alberico Ceccarelli e da Elide Stucchi una breve dispensa. Il corso ha la durata di due anni (per le specifiche si veda alla voce 'Attività')

A seguire il dott. Carlo Sordoni legge due brevi racconti da un testo che presenta Fiabe quantiche per bambini.

La dott.ssa Grande Rosalia e la dott.ssa Elide Stucchi leggono un passo della Brihadaranyaka Upanishad che richiama l'attenzione a ricercare il Sé e ad averlo caro in quanto aspetto unificatore di tutte le manifestazioni. Viene fatto seguire l'ascolto di una musica indiana tradizionale e la ripetizione di alcuni mantra.

Per concludere viene proposto un ormai classico gioco di società, 'cosa c'è nella scatola?',
poi un brindisi e lo scambio di impressioni e riflessioni sulla serata.

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 seminario estivo  residenziale A Terre D'Abruzzo

OLTRE IL PUER E IL SENEX, VERSO L'ADULTO  CONSAPEVOLE
a cura di Elide Stucchi, collaborazione di Brando Ricci
piccole aggiunte di Rosalia Grande (corsivi)

Partecipanti: Rosalia Grande, conduttrice, Carlo Sordoni (lezione sul focusing), Brando Ricci (sessioni di DO-IN), Cecilia Errede (lezione su una antica civiltà), Ilaria Mollica (il corpo in movimento, coordinazione, attenzione), Gianni Narduzzi (lezione sull'armonia, momento di musica di gruppo), Elide Stucchi, Alberico Ceccarelli, Carlo Mustazza, Pierluigi Tiberio, Mariella Artino.

Giorno 3

Arrivo, cena al ristorante, rientro e momento di silenzio in terrazza per entrare in contatto con il luogo e le sue energie. La dott.ssa Grande Rosalia, conduttrice e responsabile del seminario, dà indicazioni per l'inizio dei lavori il giorno seguente.

Giorno 4

La mattina, l'ora del pranzo e fino alle ore 15 si pratica il silenzio. La pratica del silenzio può aiutare a modificare alcuni schemi e ad ampliare l'osservazione.

Inizio di giornata con l'automassaggio DO-IN condotto da Brando Ricci. La sessione di lavoro si tiene all'aperto, a contatto con la natura. Brando introduce brevemente la tecnica e le sue origini poi esegue l'auto massaggio e ognuno ripete i movimenti su di sé. Al termine momento di rilassamento. Il resto della mattinata è libero

Dopo pranzo, l'apertura dei lavori, a cura della dott.ssa Grande Rosalia, ha preso il via da alcune parole chiave: connessioni, interdipendenza, indipendenza, dipendenza. Di seguito la sintesi della lezione.

Questo anno di lavoro si incentrerà sull'Essenza e sulla 'strada' per raggiungerla. Ci sono molte attività in cui è coinvolto l'essere umano, alcune sono essenziali, o condotte in modo essenziale, altre sono inutili, o inutili per quella determinata persona,  controproducenti o condotte con molto dispendio di energia. Andare verso questo punto può richiedere di prendere coscienza di molti schemi che organizzano la nostra percezione. Gli schemi non sono sempre un limite, sono anche fondamentali in quanto organizzano moltissime nostre funzioni. Ma il discorso è diverso se consideriamo gli schemi percettivi. Questi provengono spesso da lontano, per quanto riguarda l'occidente provengono prevalentemente dalla cultura greca. Da questo bacino noi apprendiamo una certa idea di bellezza, di armonia, di famiglia, ecc. Anche l'idea di giustizia proviene da lontano, dalla cultura romana. Hanno valore, ma sono anche limitazioni, alla ricerca, al cpnsenso di altre forme di costruire il reale perosnale e sociale. Come liberarci da questi schemi percettivi? Attraverso tre vie, a differenza della nostra personale propensione: la via cognitiva, che presuppone una propensione allo studio, la via emotiva, che può passare attraverso il silenzio, l'osservazione, l'attenzione al 'sentire', l'andare verso il nuovo e farne esperienza, e la via creativa, una via che può essere liberatoria e molto valida  per conoscere sé stessi. Al termine viene chiesto ad ognuno un feed-back sulla mezza giornata passata in silenzio.

Pausa

Il gruppo si dispone in un ampio cerchio e vengono date le indicazioni di lavoro; secondo le coppie suggerite dalla conduttrice dott.ssa Grande, si chiede all'altro 'come mi descriveresti, come mi vedi'; l'altro risponde cercando di cogliere dei tratti significativi della persona. Terminato il giro ognuno produce un'immagine, un disegno, di come ha 'visto' la persona che ha descritto; viene data indicazione che il disegno deve ispirarsi al filone espressionista: colori intensi, tratti carichi, comunicativi, emotivi. Terminata la fase di disegno la conduttrice assegna un 'voto' al lavoro di ognuno attraverso una lettura di quanto c'è stata una volontà espressiva, manifesta, comunicativa di sé attraverso la 'rappresentazione' dell'altro.

Cena al ristorante, al rientro recita di uno zikr di fronte al campo di ulivi poi rilassamento sotto le stelle.

Giorno 5

Automassaggio DO-IN condotto da Brando Ricci

A Pescara, dove ci raggiunge un altro partecipante, Gianni Narduzzi

Pomeriggio lezione di Rosalia Grande

Informazione e conoscenza: c'è molta differenza tra questi due aspetti,  l'informazione è un dato che può mancare di sfondo, non contiene, di per sè, strumenti per sviluppare il profondo dell'essere umano,  il campo della conoscenza è caratterizzato dall'organizzazione dei contenuti in funzione di un obbiettivo; la conoscenza E' TRADUZIONE DEL TRASCENDENTE , DEL SAPERE TRANSTEMPORALE  NEL CAMPO DEL COMPRENSIBILE IN UN DATO TEMPO E LUOGO.  La Conoscenza nel campo del Ben Essere agisce, si struttura intorno all'obbiettivo dell'armonia, del costruire sapienza amorevole.  Importanza dell'organizzazione e dell'autorganizzazione. Ritorna il tema degli schemi che possono dare origine ad atteggiamenti disadattivi, nel comportamento ma anche nel linguaggio. Schemi precostituiti nel linguaggio: cosa è o cosa è stato per ognuno 'ineluttabile'? Ognuno lavora singolarmente appuntando le proprie riflessioni.

Eric Berne ha lavorato molto sul linguaggio ed ha evidenziato quelle parole che organizzano schemi disadattivi: poi, ormai, dopo che, finché, ora che, perché non...

Di nuovo il gruppo viene invitato a lavorare singolarmente prendendo appunti e riflettendo su queste parole, notando quanto sono o sono state presenti nel proprio linguaggio e nei propri pensieri.

Accenni: Husserl e la teoria del possibile. Assagioli, la Psicosintesi: addestrare la volontà, superare la malattia e gli stati negativi con 'Io non sono questo'. 
Poi vengono  proposti gli esercizi di yoga/bioenergetica a coppie

Cena

Momento di lavoro condotto da Cecilia Errede.

Una antica civiltà, i Sumeri. Veniamo invitati ad ascoltare cercando di mantenere una attenzione viva, seguendo la narrazione.

Ci viene presentata la storia di questa antica popolazione e delle sue scoperte, il modo di vita, la sua origine, il pantheon di divinità a cui rivolgeva preghiere e riti; le sue città, le sue costruzioni. Ci vengono mostrate immagini, mappe. Ciò che conosciamo di questa antica civiltà è frutto del grande lavoro di studiosi che sono stati in grado, dopo anni di studi, di decifrare la scrittura cuneiforme e di leggere i testi che ci sono pervenuti. Un altro grande contributo ci arriva da chi è riuscito a riscrivere la musica dei Sumeri, a ricostruire gli antichi strumenti e a riprodurla. La conduttrice della lezione, Cecilia Errede, ci invita all'ascolto di un brano musicale frutto di questa ricostruzione. Al termine dell'ascolto viene chiesto ad ognuno di esprimere pensieri, riflessioni, sensazioni e emozioni di quanto appreso e ascoltato.

Giorno 6

In questa giornata  viene dato da compilare il questionario sull'adulto, ma non ricordo in quale momento

Breve 'premessa' sulla composizione, variata, del gruppo, elemento di complessità. Un richiamo a ciò per cui l'Associazione si distingue: capacità di gestire il tempo, il denaro, l'energia; fornire strumenti alle persone per affrontare la vita, il quotidiano, le varie vicende umane e relazionali, lavorative.

Lezione sulle 7 funzioni fondamentali dell'essere umano: Utilitaria, Difensiva, Valoriale, Adattamento sociale, Restitutiva, Organizzatrice, Ricercatrice, condotta dalla dott.ssa Rosalia Grande.

La lezione è condotta in forma dialogata, la conduttrice ha disegnato su un ampio foglio un 'fiore' a 7 petali e di volta in volta chiede al gruppo dove collocare la funzione che va presentando. Poi chiede al gruppo: cosa è secondo voi la funzione Difensiva? Come si esplica la funzione Valoriale? E via di seguito. Così con l'apporto di ognuno e la sua conduzione si vanno a collocare tutte le funzioni.

Pausa

Il gruppo viene invitato a disegnare il proprio fiore a 7 petali (ognuno singolarmente) e a collocarvi le 7 funzioni in un ordine a propria scelta; la grandezza di ogni petalo sarà in relazione a quanto valutiamo che quella funzione è presente in noi.

Riprende la lezione e viene presentata l'associazione dei colori alle varie funzioni: alcune funzioni hanno più di un colore corrispondente.

Successivamente la conduttrice visiona i lavori di ognuno indicando eventuali correzioni da apportare: è importante, in particolar modo, che i petali contenenti le funzioni siano APERTI in modo da poter essere collegati tra loro a simboleggiare lo scambio, il collegamento che esiste appunto tra le funzioni stesse.

In chiusura viene posto l'attenzione su: riuscire a raggiungere un obbiettivo. Questo punto è collegato ad un altro che possiamo chiamare 'l'accertamento della verità', un altro compito dell'Associazione e di chi ne fa parte. Quando non riusciamo a raggiungere un obbiettivo è perché: 1)non lo vogliamo veramente, 2)siamo inefficaci. Questo importante distinguo fatto con mente sveglia ci aiuta sicuramente a scegliere le mosse successive e a capire davvero cosa vogliamo.

Lezione sul focusing condotta dal dott. Carlo Sordoni.

Il conduttore introduce brevemente questa tecnica e il campo da cui proviene. Il focusing nasce da una domanda: come mai alcune persone beneficiano dell'intervento terapeutico e altre no? La risposta è nel fatto che alcune persone si ascoltano e trovano un modo diverso di parlare di sé mentre altre no. Dallo studio delle 'procedure' usate da persone che riescono a trare beneficio dall'intervento terapeutico si formalizza la tecnica del focusing che è composta da 6 passaggi: rilassamento o creare uno spazio, sensazione sentita o selfsense, simbolizzazione, risonanza, porre domande, accoglienza. Dopo aver presentato i vari passaggi il conduttore ci guida in una sessione di focusing. Al termine dell'esperienza chi vuole può intervenire raccontando sensazioni, vissuto, o aggiungendo riflessioni sul lavoro.

Cena

Lavoro con i romanzi

Conduce la dott. Rosalia Grande. Ognuno ha portato un romanzo che non ha mai letto; ci disponiamo intorno ad un tavolo. Dopo aver posto l'attenzione su autore, titolo, quanti testi sono di autori stranieri, quanti italiani, quali autori sono viventi e quali no, viene data indicazione sul primo giro. Ognuno legge una decina di righe aprendo del tutto a caso il proprio libro. Le letture vengono fatte una di seguito all'altra. Una volta letti tutti i brani, al gruppo viene chiesto di rintracciare degli elementi comuni tra i vari passaggi letti. Quattro persone li individuano, solo due, Elide e Pier Luigi, riescono poi a trovare un collegamento tra i punti letti da loro e a dare una spiegazione sul perchè. La dott.ssa Grande deduce quindi dall'andamento dell'esercizio che queste sono le persone che hanno dimostrato di poter prendersi cura della gestione di un problema personale. (probabilmente lo sono altri, ma qusto è anche un gioco). un secondo momento ai partecipanti viene chiesto di leggere un passaggio del libro individuandolo a partire da un criterio indicato dalla dottoressa Grande. Anche in questo caso viene poi chiesto a tutti di provare a individuare un punto di condivisione tra i vari elementi emersi dalla lettura. Ai partecipanti viene poi detto di dire in quale, tra gli scenari descritti nei libri, vorrebbero trovarsi in quel momento. A ognuno degli elementi del gruppo viene poi suggerito di scambiarsi il testo con la persona a lato, e di leggerlo.

Giorno 7

Passeggiata al ruscello. Ilaria Mollica conduce degli esercizi di coordinazione e di attenzione. Poi vengono ripresi gli esercizi di yoga/bioenergetica  a coppie che abbiamo già eseguito nello stage di luglio. Momento di rilassamento. Alcuni poi scelgono un momento esplorativo molto impegnativo durante il rientro. (attraversamento di un grande campo di fitte pannocchie, con terreno a volte smottato)

Pranzo

Lezione sull'Armonia condotta da Gianni Narduzzi.

Il conduttore tratteggia un excursus storico rispetto all'evoluzione del concetto di armonia nella musica, partendo dagli albori fino ad arrivare ai giorni nostri.

Lavoro con il questionario sull'adulto che ognuno ha compilato. La conduttrice indica dei parametri per la valutazione delle risposte. Ognuno segna il valore corrispondente per ogni risposta. La somma dei voti 'positivi' è sulla base di una autovalutazione. L'Adulto è ok se si hanno un minimo di 28- 30 risposte positive su 45.

Lavoro con i peluches

Ad ognuno è stato chiesto di portare un peluches. La conduttrice, dott.ssa Grande, chiede al gruppo come ci si potrebbe lavorare. Viene proposto da Cecilia che ognuno presenti il suo peluches agli altri. Ognuno lo presenta, dandogli un nome e dicendo quali sono le sue caratteristiche.

Cena

Momento creativo, musicale. Tutti insieme seduti intorno ad un grande tavolo, chi con uno scacciapensieri, chi battendo, chi con oggetti comuni, tutti creano un ritmo, anche con la voce. La sessione dura a lungo con momenti di unisono, altri più densi, con momenti più intensi, altri gioiosi.

Giorno 8 mattina- Partenza alle 12

La conduttrice fa alcune considerazioni sul lavoro fatto, accenni agli impegni prossimi e alla ripresa durante il prossimo anno degli argomenti trattati. Viene chiesto ad ognuno una riflessione e un feedback sul lavoro svolto. Saluti e ringraziamenti.

Durante i giorni del lavoro ci sono stati alcuni momenti imprevisti e intensi, per interventi 'fuori tempo' per disegni non rispondenti alla 'consegna', o per messa in luce di complessità relazionali
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Sabato 3  luglio ore 10,30- 19

 Continua lo svolgimento del progetto di Vita

"Verso l'adulto" a cura della dott.ssa Rosalia Grande e il gruppo Scuola Fisher

Programma svolto la mattina, all'aperto.

Spazio Eco, conduce il lavoro il dott. Carlo Sordoni. Esercizi di Bioenergetica: ognuno, avendo appreso precedentemente diversi esercizi di bioenergetica, li esegue in una sequenza personale. Esercizi Yoga in coppia: vengono formate le coppie e il conduttore suggerisce, attraverso le immagini, diverse posizioni yoga. Vengono poi cambiate le coppie e la sequenza viene nuovamente ripetuta. Momento di rilassamento, contatto con il luogo, ringraziamento.

Pomeriggio, in sede. Oltre al gruppo della mattina sono presenti Mariella  e Pier Luigi Tiberio
 in presenza ì si collegano online la dott.ssa Francesca Zaccheo e il dott. Gabriele Grassi.

In apertura Francesca legge una poesia di Felicia Lione.

Stereotipi e pregiudizi a cura della dott.ssa Rosalia Grande.
 Alcune riflessioni: stereotipi e pregiudizi sono collegati tra loro e coinvolgono in grado diverso la sfera cognitiva ma anche emotiva, valutativa e comportamentale. Il gruppo viene stimolato a scrivere alcuni stereotipi o pregiudizi che riguardano sé stessi o la società. Stereotipi e pregiudizi orientano le nostre scelte; ogni volta che uno stereotipo viene disatteso restiamo 'spiazzati'; il pregiudizio organizza il nostro comportamento in una data situazione. Ne derivano categorie razziali, di genere, religiose, ecc. In questo modo la società si organizza in categorie per evitare di 'frantumarsi' ma questo lascia poco spazio all'individualità.

Lavoro sul testo della dott.ssa Rosalia Grande 'A spasso con l'Angelo' cap. 12 presentato dal dott. Gabriele Grassi. Viene proposto un esercizio al gruppo, ognuno risponde individualmente: qual è il nostro grado di soddisfazione, cosa ci soddisfa di più, quali sono le nostre lamentele ricorrenti? Il dott. Grassi poi presenta il caso di Maria Teresa, trattato a inizio capitolo. Viene ripresa la differenza tra pulsione e desiderio e viene messo in luce come nella cliente è presente il 'discorso dell'isterica' (vedi Lacan) - che sottende la 'mancanza' - che sottende a sua volta la mancata auto approvazione della sua struttura desiderante. Ricerca di possibili suggerimenti di lavoro per uscire dal problema (far emergere la struttura desiderante, suggerire un corso di formazione, lavorare sul simbolo...)

A spasso con l'Angelo cap. 13 presentato dalla dott.ssa Francesca Zaccheo Viene presentato il caso di Flavio: lui non sta bene con gli altri, considera la felicità qualcosa che lo avvicinerebbe alla gente comune e quindi troppo popolare. Si rinchiude nel 'discorso dell'università' (vedi Lacan). Ricerca di possibili 'soluzioni': scoperta, ricerca, invenzione, studio (imparare a vivere, vedi E. Morin).

La Dott.ssa Rosalia Grande conduce il lavoro su Puer - Senex, la polarità che costruisce l'Adulto. Viene proposto al gruppo la compilazione individuale del questionario relativo al 'Senex'. Successivamente la dott.ssa Grande riprende il questionario sul 'Puer', su cui il gruppo ha lavorato la volta scorsa, con commenti e considerazioni.

Feedback e riflessioni del gruppo sul lavoro svolto durante tutta la giornata.

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Sabato 12, domenica 13  giugno , gioved' 1 luglio

Spettacolo Teatrale
IGNAZIO, IL
 TESTIMONE E MARGHERITA
scritto e diretto da Rosalia Grande

Interpreti : Carlo Sordoni, Ilaria Mollica, Rosalia Grande.
Luci e musiche Brando Ricci

Teatro Ugo Betti

45 persone,  11 sabato e 23 domenica, 11 giovedì  ( capienza massima sala 24 persone, dato la necessità di distanziamento)

Lo spettacolo ha avuto molti commenti ampiamente positivi.
Diversi spettatori hanno fatto paragoni con le proprie storie relazionali, di coppia.
Inoltre, osservazioni interessanti da parte di due  spettatori  di 8 ( una bambina)  e 12 anni (un ragazzino)
E' piaciuto il testo, la scenografia, la recitazione 
e le musiche scelte.
C'è stata una accoglienza calorosa da parte degli spettatori
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Sabato 5 giugno  relazione di Brando Ricci  note in corsivo aggiuntive di Rosalia Grande

Il seminario mensile dell'Associazione Culturale Stare Bene aps si è svolto sabato 5 giugno
 nella sede di  
via Raffaele de Cesare, 84, (dato la pioggia) dalle ore 11:00 alle 18:30,
con una pausa per il pranzo di circa un'ora. 
Alla prima parte del lavoro, tutti in presenza, hanno partecipato Rosalia, Elide, Carlo, Brando, Ilaria, Alberico e Cecilia. Nella seconda fase della giornata, dopo la pausa pranzo, si sono aggiunti anche Pier Luigi e Mariella, sempre in presenza, e Francesca, in collegamento da remoto da New York.

Dopo una breve introduzione della presidente, Rosalia, sul tema del puer, che tornerà nel lavoro del
pomeriggio, Elide ha illustrato una serie di esercizi di bio energetica fa fare da seduti, che sono poi stati
integrati da alcuni esercizi finali guidati da Rosalia.
FASE
 CREATIVA:Successivamente la presidente ha consegnato a ogni componente del gruppo un'immagine selezionata da una rivista di attualità e ha chiesto di riprodurla con un disegno.
Una volta terminata la consegna ogni 
partecipante ha presentato brevemente il suo lavoro,
raccontando anche lo stato d'animo vissuto nel farlo. 
Ogni autore del disegno la ha mostrato prima a Rosalia, che ha commentato brevemente, e poi a tutto il gruppo.
Si sono potuti notare molti miglioramenti nella capacità di disegno e di colore e anche rispetto ai tempi

La seconda parte del lavoro è stata invece guidata in parte da Francesca, che ha presentato e proposto
degli esercizi sui capitoli 9 e 11 del libro di Rosalia, 'A spasso con l'angelo'. Francesca ha esposto il suo
punto di vista sul testo, facendo una serie di connessioni tra i due capitoli, che erano rispettivamente
un 
racconto, scritto da Brando, e un approfondimento sul tema del problem solving,
(in particolare il 'catalogo' in 10 punui dell'Università di Zurigo) 
che era precedentemente 
illustrato nel capitolo 10 e conosciuto in modo condiviso
da tutti i partecipanti del gruppo, che ci hanno 
già lavorato in passato.
In seguito Francesca ha proposto un esercizio: ha chiesto al gruppo di usare un foglio da disegno
e tracciarvi una cornice, all'interno della quale  trovare e scrivere
quattro caratteristiche 
positive su di una persona con la quale è in corso o potrebbe iniziare una fase di attrito o di difficoltà,
e di 
fare un disegno che rappresentasse queste quattro qualità.
Ogni componente del gruppo, dopo aver 
disegnato l'immagine, ha spiegato in breve il senso del disegno. 
Nella seconda parte del pomeriggio Rosalia ha tracciato delle corrispondenze e delle  differenze tra Psicanalisi, psicoterapia, counseling in merito, in particolare alla questione della relazione tra l'Io e l'inconscio
e della forma di 'messa in gioco di sè', caratteristica moderna delle pratiche delle relazioni di aiuto olistiche.
 Al gruppo è stato poi chiesto di rispondere a un questionario di 45 
domande su aspetti del Puer da intendersi, in senso junghiano come la componente interiore bambina. Ogni domanda presentava la possibilità di rispondere attribuendo un valore compreso tra 1 e 10 alla presenza di una determinata dinamica o caratteristica. Una volta terminato, Rosalia ha chiesto a ogni componente del gruppo di scegliere un aspetto al quale aveva attribuito un valore basso, da aumentare, e un altro al quale aveva dato un valore alto, da abbassare, e di spiegare in breve il perchè.

Il lavoro è terminato con un giro di feedback in cui ogni partecipante
ha detto cosa prendeva e cosa lasciava della giornata
.

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Sabato 8 maggio    relazione di Elide Stucchi

MATTINA
ore 10-13 all'aperto

Introduzione al lavoro della giornata  a cura della dott.ssa R. Grande,
conduzione della 1° parte degli esercizi: Ilaria Mollica.
Esercizi di scioglimento della colonna vertebrale,
esercizi con la panchina per allungamento muscolare,
esercizi con l'albero.: Rosalia Grande
Momento di rilassamento guidato condotto da Carlo Sordoni.
Lettura di un racconto (Carlo Mustazza). e commenti del gruppo
Racconto di ritrovamenti "casuali" avvenuti durante la settimana- libero, a cura del gruppo.

POMERIGGIO

14,30-16,15 in sede e in piattaforma

L'Autostima per i figli, il bambino interiore, a cura delle dott.ssa R. Grande.
Il bambino e il suo Sé,  lo sviluppo armonioso se guidato dal proprio Sè
da cui ci si può allontanare durante la crescita, per scelte partcilari,
condizionamento e altro.
come aiutarlo nel suo sviluppo attraverso l'osservazione
e il nutrimento alla sua autostima; importanza del gioco, importanza di rispettare le sue scelte.

Feed-back e riflessioni del gruppo.

Immaginazione guidata a cura della dott.ssa R. Grande,
sulla visualizzazione di bambini
condotta da Elide Stucchi. Feed-back del gruppo.

16,30 -18,30 Capitoli 7 e 8 del libro 'A spasso con l'Angelo'

Lezione a cura di Gabriele Grassi.
Capitolo 7, Le zone opache della mente.

Vengono prese in esame le varie zone disarmoniche della mente,
la pretesa, la proiezione, la negazione, il credere che non ci siano abbastanza risorse per tutti
in che rapporto sono con l'Io, quanto entrano nella sfera relazionale,
come sono collegate con alcuni disturbi della personalità;
 zone disarmoniche della mente e studio dello sviluppo psichico del bambino (M. Klein)
Le convinzioni capestro. Come uscirne? Il pensiero sano e non condizionato del bambino.
Relazione tra le zone opache della mente e cambiament
i climatici e mancato rispetto dell'ambiente.

Capitolo 8, Forme positive della mente.

Vengono prese in esame alcune parti del capitolo, le vitality forms, la scelta partecipativa come superamento del 'mio'. Durante l'analisi e la presentazione dei capitoli il gruppo è chiamato a contribuire con riflessioni, esposizione del proprio vissuto, collegamenti con eventi e comportamenti.

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Sabato 10 Aprile 2021 Relazione di Elide Stucchi sull'incontro di lavoro

che si è svolto in parte in presenza in parte in piattaforma Zoom

 sul PROGETTO DI VITA: CHI SONO IO, COSA VOGLIO ESSERE/FARE
 ARGOMENTO DEL MESE: IL DIVENIRE

Programma svolto la mattina in sede e all'aperto

-Esercizi di Bioenergetica e esercizio eco-creativo condotti dalla dott.ssa Rosalia Grande.

Il gruppo, con il distanziamento opportuno, ha eseguito gli esercizi di Bioenergetica;
la dott.ssa ha sottolineato l'importanza della ripetizione degli esercizi giorno dopo giorno
che rende possibile ottenere un miglioramento della nostra energia.

A seguire un lavoro di ecologia e creatività: divisi a coppie e a piccolo gruppo
abbiamo cercato e scelto un albero nelle vicinanze della sede di lavoro.
Ogni coppia o piccolo gruppo, dopo aver scelto il 'proprio' albero ha poi scritto una storia di fantasia:
chi lo avrà piantato? Che albero è, quanti anni ha? Ha delle qualità?
 Rientrati in sede abbiamo condiviso le storie scritte da ognuno.

-Ecologia: "Ti presento una pianta " a cura del dott. Carlo Mustazza con feed-back.
Avere una pianta può essere il primo passo verso l'arte del 'prendersi cura'.

Programma svolto il pomeriggio in sede e in piattaforma

- "Come mantenere l'energia dopo un fatto o uno stato d'animo positivo"
 a cura del dott. Pier Luigi Tiberio. A partire dal racconto di un'esperienza personale,
 ci ha sottolineato l'importanza di imprimere nella nostra memoria un buon stato d'animo,
 legandolo ad un gesto, facendoci un piccolo regalo. La dottoress ha aggiunto, con riferimento
 alla biologia  (ectoderma, mesoderma, endoderma) la differenza tra imprimere le esperienze negli strati superficiali (fare consapevolezza di imprimere il momento positivo) e nel nostro strato profondo.

- Parliamo dei capitoli 5 e 6 del libro 'A spasso con l'Angelo' della dott.ssa Grande, con esercizi a cura del dott. Gabriele Grassi. Il dott. Grassi ha condotto una lezione/narrazione/messa in dinamica dei contenuti dei due capitoli. Gli argomenti principali del cap.5, mente di specie, mente archetipica, mente di massa storico-sociale e mente individuale sono stati presentati e messi in relazione a comportamenti individuali e situazioni. In particolare il dott. Grassi si è soffermato com dattagli ed esempi, sulle forme della mente archetipica.
Passando al cap. 6 ha esposto le caratteristiche della mente direttiva e della mente esistenziale:
partendo dalla considerazione che spesso sono e sono state pensate come due forme diverse e antitetiche.
 Nel testo la trattazione dimostra, spiega come possono invece andare insieme e dare origine ad un tipo di direttività che è aperta all'ascolto, dando origine a stili di management rispettosi degli altri che vanno via via diffondendosi. Durante la lezione i partecipanti hanno contribuito con proprie considerazioni.

- Il Divenire. note sul questionario dell'Autostima. Diversità di schemi nell'educazione dei figli
a cura della dott.ssa Rosalia Grande.

Viene ripreso il questionario sull'autostima dell'incontro precedente.

Le relazioni genitori-figli. La dott.ssa ha preso le mosse dalla centralità del divenire, la vita. In questo flusso continuo possiamo verificare come i concetti cambino, ciò che è stupido in un'epoca o in un contesto non lo è in un altro tempo e/o luogo. Successivamente ha spostato il focus sulla relazione genitori-figli. Questa, generalmente è vista come unidirezionale dall'alto (genitore) verso il basso (figli). Questo schema genera incomprensioni e frustrazioni. Una relazione più armonica, costruttiva, centrata sull'imparare (reciproco) è invece bidirezionale, dai genitori ai figli, e dai figli ai genitori in uno scambio continuo. Condivisione di esperienze nella relazione genitori-figli con feed-back.
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Domenica 7 marzo 2021  Relazione di Brando Ricci sull'incontro di lavoro

che si è s volto in parte in presenza in parte su piattaforma Zoom

In ordine al PROGETTO DI VITA

TEMI: L' AUTOSTIMA,  I' IDEALE E IL REALE, IL PENSIERO E LA MENTE, IL METODO R

A condurre i lavori è stata la presidente, la dottoressa Rosalia Grande. I partecipanti sono stati Alberico Ceccarelli, Brando Ricci, Carlo Sordoni, Elide Stucchi, Ilaria Mollica, Pierluigi Tiberio , Cecilia Errede, Francesca Zaccheo (pomeriggio) .

Nella prima parte, dalle 10 alle 13, il tema affrontato è stato quello dell'Autostima. I partecipanti hanno risposto a un questionario di undici domande con tre possibili risposte (a,b,c) elaborato dagli autori della rivista di psicologia e benessere Riza psicosomatica. Una volta terminate le domande la dottoressa Grande ha verificato insieme ai partecipanti quale tipologia di risposta era emersa in modo maggiore e ha letto la conseguente descrizione di approccio rispetto al tema dell'autostima che veniva fornita dagli autori del questionario. Dopo un momento di confronto su questo la conduttrice ha chiesto ai partecipanti di fare un disegno diviso in due parti prendendo spunto da una delle domande a scelta: in una parte del foglio ognuno disegnava la situazione così come era al presente, e nell'altra disegnava invece la stessa situazione una volta che la persona avesse modificato in meglio il proprio aspetto critico rispetto all'Autostima.
Una volta terminato il disegno i partecipanti lo hanno presentato agli altri fornendo una rapida spiegazione.
La dottoressa Grande ha poi parlato della differenza e delle modalità con le quali interagiscono il piano dell'ideale e quello del reale e ha proposto un questionario utile a comprendere con precisione le condizioni di partenza di una persona con la quale lavoriamo. Nella seconda parte della giornata i partecipanti sono stati chiamati dalla conduttrice a confrontarsi sui temi che erano sembrati di maggiori interesse e sui quali avevano riflettuto dei capitoli 3 e 4 del libro pubblicato di recente dalla dottoressa Grande: 'A spasso con l'angelo'.

Dopo una fase di discussione su queste due parti del testo, incentrate sui temi del rapporto tra l'Io e la mente e la mente e il pensiero, la dottoressa Grande ha chiesto ai partecipanti di fare un disegno che riproducesse la scena che apre il terzo o il quarto capitolo, e che riguarda la posizione (seduto sul bordo di un fontana) e un altro atto dell' Angelo (mentre legge il giornale) I partecipanti hanno fatto la loro scelta, e poi mostrato agli altri il loro disegno e hanno riferito brevemente come si sono sentiti mentre lo facevano.

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Domenica 7 febbraio  2021  ore 10-18  in parte on line, in parte in presenza

Relazione a cura della dott.ssa Elide Stucchi
Aggiunte in corsivo della dott.ssa Rosalia Grande

Domenica 7 febbraio ore 10-18 si è svolto l'incontro  mensile di
lavoro per il progetto 'Conosci te stesso, programma il tuo futuro'
Tema del seminario CONOSCENZA E TRASFORMAZIONE.

I CANALI SENSORIALI  ( Dr.ssa Grande)
INTERVENTI
 DI AIUTO PER MINORI CON DISABILITA'
(teoria e tecnche)  Dr. Grassi 
Il lavoro ha visto la presenza di partecipanti e conduttori parte in presenza e parte online

Ore 10-13 laboratorio teorico e pratico condotto dalla dott.ssa Grande Rosalia,
medico olistico, counselor supervisore, scrittrice

Argomenti trattati: i canali sensoriali, base della percezione, e il loro funzionamento secondo la PNL.

V.A.C. , canale Visivo, Auditivo, Cinestesico, a cui vengono ascritti anche il canale olfattivo e gustativo.
Rapporto tra il buon funzionamento dei canali sensoriali e la presenza,
 l'equilibrio tra emisfero sinistro e emisfero destro del cervello.
Accenni al collegamento con il comportamento e la comunicazione.
Funzionamento dei canali sensoriali e valori: cosa viene prima?

Alla parte teorica sono seguiti esercizi utili per fare consapevolezza dei propri canali sensoriali.
Segue: Tipologie di personalità secondo l'analisi di W. Disney:
Realista, Critico, Sognatore. Studio delle varie combinazioni.
Differenze con 'la personalità psichica'

Detto di un saggio vietnamita sulla perla, che, quando resta chiusa nella conchiglia,
 non manifesta valore

Ore 14 - 16,30: laboratorio condotto online da Gabriele Grassi, psicologo, counselor, educatore.
Sono stati presi in esame dal conduttore quattro casi reali di intervento su ragazzi
e ragazze con difficoltà. Alcuni partecipanti al laboratorio leggono la descrizione
di un/una ragazzo/a che seguono nel loro lavoro di assistenti educativi e culturali e insegnanti.

Il dott. Grassi interviene sul racconto, evidenziando i bisogni e indicando una o più linee di intervento.
Il lavoro sui casi è stato supportato e arricchito da una trattazione sia teorica
 che procedurale, presentata e illustrata attraverso slide e brevi video.

Ore 16, 30-18 Metodo R. Tema a scelta dei partecipanti, conduce la dott.ssa Grande Rosalia
I partecipanti scelgono all'interno del 1° e 2° capitolo del libro "A spasso con l'Angelo"
 un tema. La conduttrice, chiede ai partecipanti di trovare loro una risposta alla loro domanda,
applicare il metodo R, la realtà vissuta e elaborata, quindi a partire dal tema scelto
ognuno costruisce la sua mappa, mentale e esperienziale segnando le tappe con dei passi.

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10 gennaio 2021  Incontro di lavoro
LA TRASFORMAZION

Relazione   A cura di Brando Ricci.
In corsivo alcune precisazioni di Rosalia Grande

L'incontro di lavoro si è svolto con: Rosalia, Carlo S., Carlo M., Brando, Cecilia, Elide, Ilaria e Alberico. I lavori sono stati aperti da un riassunto dei temi trattati l'incontro precedente, a dicembre, a cura di Cecilia e Alberico. Una volta terminati i resoconti della lezioni del mese precedente Rosalia ha introdotto uno dei temi che avremmo trattato durante la lezione, ovvero quello della Trasformazione.
Rosalia ne ha ricordato l'importanza anche in relazione al tema del progetto di vita
e dei migranti stranieri non accompagnati, che sono andati sicuramente incontro
a molte trasformazioni durante il loro percorso migratorio.

In ogni caso, per tutti, durante tutta la vita avvengono numerose trasformazioni, di alcune delle quali siamo consapevoli e di altre no. La trasformazione è stata definita da Rosalia "la gestione intelligente del cambiamento". Nel senso che ogni trasformazione comporta un cambiamento di forma. Questa capacità è innata nell'individuo ma può essere sfavorita dall'ambiente nel quale si cresce. Fondamentale quindi, per coltivare questa facoltà dell'essere umano è sviluppare le attività creative.

La conduttrice ha poi collegato il tema alle tre divinità della tradizione yoga, Brahma, Krishna e Shiva, rispettivamente la creatività, la conservazione, la stretta alleanza con la natura, la trasformazione, ma anche la distruzione. Nello Yoga si vivono dei passaggi che sono trasformazioni di aspetti dela natura e del pensiero

Successivamente Rosalia ha introdotto il rapporto tra il tema delle trasformazioni e le teorie di Wilfred Bion, che a questo argomento ha dedicato anche un libro omonimo. Il testo comincia con l'immagine di un pittore che dipinge la natura dal vero, compiendo così un'opera di trasformazione: tramutando cioè la realtà della natura nell'immagine riprodotta nel quadro. La persona che osserva il quadro poi, compie a sua volta un'altra trasformazione, con i suoi sentimenti e il suo parere. Le tre fasi di questo episodio riportato da Bion sono state impiegate da Rosalia per tornare sui concetti di R, R1 e R2, legati alla teoria del campo di Kurt Lewin.

Se la natura e l'artista che la dipinge sono la realtà R, la relazione e la posizione del pittore rispetto alla natura sono R1, mentre il vissuto dell'artista e cosa sente rispetto a ciò che ha creato è R2. In un secondo momento Rosalia ha proposto lo stesso procedimento pensando però a una situazione dove c'è il pittore e ci siamo noi in prima persona.

Osservato questo esempio, la conduttrice ha evidenziato che un evento è trasmissibile solo se passa tramite la definizione chiara, da parte di chi lo descrive, di R, R1, R2 , infatti è una responsabilità del parlante farsi capire. In questo senso uno degli aspetti critici sollevati da Rosalia, sia nelle relazioni normali che in quelle terapeutiche, è la poca chiarezza rispetto al fattore R.

La conduttrice ci ha poi invitato a pensare a questo fattore, proponendoci l'esempio di un romanzo di fantascienza o di avventura come 20.000 leghe sotto i mari di Jules Verne: in questo caso, partendo dal presupposto che l'autore non si è mai recato nei luoghi incredibili che ha descritto, e se il romanzo è una trasformazione del reale, dove lo cerchiamo? dove si trova il fattore R?. Non si è ispirato, ha tratto le sue descrizioni da luoghi ed eventi da lui visitati.

Dopo una serie di risposte incerte o sbagliate da parte del gruppo, la conduttrice ha sottolineato che nel caso di Verne R veniva da tutto ciò che lo scrittore aveva ascoltato dagli altri, dalle ispirazioni che aveva avuto, da altri libri che aveva letto. Ma anche da sè, il fattore R è anche lui. La conduttrice ha quindi evidenziato che ogni romanzo ha sempre una forte componente autobiografica ed è sempre un trasformazione delle vicende che avvengono all'individuo. A rendere difficile questo processo può esserci la tendenza a sviluppare un 'eccessiva importanza personale, che è stata definita una grande limitazione dell'essere umano, non la storia, ma l'enfasi eccessiva data a se stessi.

Rosalia ha quindi messo in luce l'importanza dell'ispirazione, spiegando che questa nasce dall'ammirazione, e a questo proposito ha ricordato al gruppo un questionario fatto durante il seminario estivo nel quale la maggioranza di noi, sollecitato sulle persone che ammira, ha elencato pochissimi personaggi.
La conduttrice ci ha fatto capire che questa scarsa presenza di riferimenti porta a una difficoltà a creare, ma anche ad avere sicurezza e buona volontà. Avere diversi punti di riferimento, persone che si stimano, si ammirano, fa da base ad una buona fiducia nella vita e alla motivazione di svilupprae la creatività non solo per sè ma anche per gli altri.
La creatività praticata ha anche una dimensione sociale (rappresentata a esempio da tutto ciò che ci serve, concretamente, per realizzare un atto creativo e dai passaggi che facciamo per comprarlo o acquisirlo). Rosalia, alla luce di questa riflessione, ci ha esortato a non escludere le fonti di ispirazione e ha uscir fuori dal "guscio edipico ristretto".

In questo senso Rosalia ha citato anche dei contesti di lavoro di counseling, sottolineando che il professionista delle professioni di aiuto deve individuare nel racconto e nelle immagini che il cliente propone quanto c'è del quadro edipico originario della persona. La scena primaria e sue conseguenze

Durante il lavoro c'è stato anche chiesto di fare alcuni esercizi. Uno di questi è stato quello di raccontare un episodio che ci era capitato cercando di esprimere in modo chiaro R, R1 e R2. Su questa fase del lavoro sono state fatte diverse osservazioni, sia da Rosalia che da tutto il gruppo. In diverse persone è emersa talora la tendenza a guidare l'ascolto dell'interlocutore su temi che sono secondari rispetto a quelli che veramente rappresentano un problema per chi sta parlando.

Poi abbiamo scelto, da una lista di capacità e caratteristiche scritte in lingua celtica, una che faceva al caso nostro, si è passati a scriverla, per tenerla come un piccolo sostegno.
Un altro degli esercizi che c'è stato suggerito ha visto il coinvolgimento dei pupazzetti che ognuno di noi aveva portato con sé. Dopo che era stato passato quel foglio con delle frasi in lingua celtica con rispettiva traduzione, il secondo passo è stato che ognuno di noi doveva insegnre la parola o la frase scelta al pupazzetto, suggerendogli anche delle modalità per raggiungerla o metterla in pratica.

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6 dicembre 2020 - Breve relazione a cura di Brando Ricci e Rosalia Grande

COSTRUIRE IL PROGETTO DI VITA

riunione di lavoro

Il lavoro che si è svolto domenica 6 dicembre, nel quadro della Costruzione dl Progetto di Vita, ha visto la partecipazione di 9 persone (Rosalia, Carlo S, Carlo M,, Alberico, Brando, Elide, Pierluigi, Cecilia e Ilaria) e si è aperto con i riassunti degli incontri di lavoro precedenti, a opera prima di Elide e poi di Ilaria, che hanno ripreso, tra le altre cose, l'introduzione alla teoria del campo di Kurt Lewin e i concetti del metodo R, costituito da 3 aspetti principali, che sono tra loro mutuamente interdipendenti, cioè ciascuno determina aspetti dell'altro.
R1 : il contesto in cui si svolge qualcosa , che riguarda una persona, una relazione, un insieme, contesto da
descrivere come costituito dagli elementi 'oggettivi' della realtà materiale tangibile dove si svolge un evento (es una stanza, una strada, un treno, un bar etc), R2 la descrizione del 'proprio posto' nella situzione, la propria percezione di quel campo, ossia come il campo è in reciproca interazione oggettiva-soggettiva, R3 il campo inteso come atmosfera psicologica, individuale o di più persone. Ossia lo stato d'animo, lo stato psicofisico dielle persone crea un campo fisico-energetico-animico che modella il sentire e il comportamento. Tra i concetti ripresi da Elide e Ilaria ci sono anche quelli di bisogno, tensione e forza. Queste tre componenti si presentano in modo simultaneo. Quando manca la motivazione a fare una certa cosa che pur si vorrebbe, perchè essa possa crescere, è necessario trasformare il desiderio in bisogno, ossia qualcosa (come i bisogni fisiologici) che richiede una soddisfazione per allentare la tensione o l'ansia che crea. Abbiamo approfondito la relazione che esiste fra loro: il bisogno è il vettore - bersaglio da soddisfare-raggiungere, esso crea una tensione che chiede di essere adoperata / superata per non creare disagio. Quindi alla circostanza -psicologica, fisica, spirituale, relazionale - si applica una forza, intesa come modalità efficace ai fini del raggiungimento della soddisfazione del bisogno. Questi passaggi sono concepiti da Kurt Lewin in parallelo con alcuni concetti della fisica

In ordine a prepararci per metter poi in campo la proposta reale del Progetto di Vita a delle persone, Rosalia è passata a spiegare cosa sono le relazioni costruttive e le relazioni tossiche e le differenze che vi sono fra queste. Ci è stato anche chiesto di selezionare da un elenco in relazione a noi o a qualcuno che conosciamo, una serie di tipi di comportamenti sia positivi che 'tossici in ogni situazione' .
E' stato poi indicato un panormana di 'persone da evitare', o ' ladri di energia, secondo quanto sarebbe il pensiero del Dalai Lama. (ferma restando la sua centralità su Compassione e Distacco)

Nella seconda parte della giornata Rosalia ci ha proposto una serie di esercizi. Abbiamo lavorato con 12 diverse immagini, ciascuna collegata ad un elemento trattato nella 'lezione' del mattino, disposte sui tavoli al centro della sala. Ci siamo divisi in due gruppi da quattro che hano selezionato ognuno un'immagine. A partire dal disegno scelto, un gruppo ha costruito quattro frasi e un altro gruppo una performance teatrale. Poi ognuno di noi ha scelto un'immagine e individuato una performance/simulata da proporre ad altri conponenti. Ogni esercizio è stato seguito da commenti / supervisione di Rosalia. Poi, sempre a partire dalle immagini, abbiamo fatto alcuni esercizi di memoria..

Successivamente Rosalia, partendo da due esempi di tipo storico fatti nel passato da Lewin, uno sul comportamento degli Stati Uniti prima dell'attacco di Pearl Harbour nel 1941 e un altro sugli ebrei tedeschi ai tempi del nazismo, ci ha illustrato l'idea di orizzonte, o speranza, temporale. Molte persone vivono senza un orizzonte temporale consapevole., e sono queste maggiormente soggette a diffioltà e a volte impossibilità di capire cosa accaade. Attraverso un grafico, ipotizzando tre orizzonti temporali rispettivamente di un mese, cinque anni e cento anni, ci ha mostrato come cambia la libertà d'azione. È molto più ampia quando l'orizzonte temporale è maggiore. In questo caso poi è maggiore anche la speranza e la possibilità che le cose prendano la direzione desiderata dalla persona. La prospettiva temporale inoltre, ha evidenziato Rosalia, è dinamica e contiene al suo interno delle variabili, ma è riconducibile al Sè della persona. Nell'ultima parte del lavoro abbiamo ritratto con un disegno e poi dialogato con uno dei due pupazzetti che avevamo portato con noi. Dopo ci è stato suggerito di prendere l'altro pupazzetto e farlo interagire o con noi, o con il pupazzo che era stato scelto per primo.
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8 novembre 2020
IL PROGETTO DI VITA

Primo seminario di lavoro- formazione per Operatori del Progetto di Vita Relazione di Elide Stucchi

domenica 8 novembre ore 10-18 Conduttrice e supervisore dell'incontro dott.ssa Rosalia Grande

Lezione teorica: la teoria del campo di K. Lewin: il fattore R (realtà); le variabili del campo: forza, tensione, bisogno; forma di campo.

Brevi PARALLELI CON ALTRE TEORIE, costruttivismo, sistemica, analisi transazionale

Fase attiva-creativa: espressione attraverso il disegno di un IMMAGINARIO momento di lavoro con i minori stranieri non accompagnati. Supervisione sul lavoro svolto.

lezione teorica: cura dell'ambiente in cui i minori vengono accolti; come comunicare a persone non ancora italofone? Il valore delle immagini, proiettate, disegnate etc.Attenzione, valorizzazione.

Fase attiva-creativa, lavoro di 2 piccoli gruppi: partendo da alcune immagini scelte dalla conduttrice cercare prima la relazione con gli argomenti trattati, successivamente sceglierne alcune e costruire una breve scena teatrale. Considerazioni e osservazioni a cura di tutto il gruppo.

Lavoro breve con i pupazzetti, interazionismo.

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31 ottobre 2020

IL PROGETTO DI VITA
Relazione a cura di
Brando Ricci . Le parti in corsivo sono state aggiunte da Rosalia Grande

L'incontro online dedicato al Progetto di Vita si è tenuto in Zoom sabato 31 ottobre e ha visto la presenza di 16 persone. E' cominciato alle 10 per concludersi intorno alle 12:30.

La videoconferenza ha seguito di circa 20 giorni

Per quanto riguarda uno degli ambiti di cui intendiamo occuparci, Il Progetto di Vita è inteso come "un progettosocio-educativo individualizzato per ciascun minore che sarà formulato tenendo sempre presente il supremo interesse del minore, le sue aspettative e competenze, il suo progetto migratorio, oltre ad essere preferibilmente condiviso anche dal tutore e aggiornato durante l'intero periodo di accoglienza".

La dottoressa Grande ha evidenziato gli obiettivi e i passaggi principali che costituiscono il Progetto. Tra questi: l'individuazione della priorità e della scala dei valori del minore, da collegare a dei percorsi per attuarla e a dei contesti che possano facilitarne la messa in pratica; la ricostruzione della sua storia personale, imparando a non negare ma ad affrontare nel modo più giusto i momenti che risultano più complessi o dolorosi da elaborare. Risultano indispensabili la valorizzazione degli aspetti positivi della sua educazione fino al momento del suo arrivo in Italia e l'individuazione dei punti critici che lo ancorano a possibilità di scelte limitate; e diversi altri fattori che saranno sviluppati nel corso della formazione e della messa in pratica del Progetto. .

La presidente dell'associazione ha anche illustrato a grandi linee il programma della formazione per chi vorrà partecipare al progetto come operatore. La parte dedicata alla formazione si svilupperà in 60 ore, divise in 5/6 seminari,il primo di quali è previsto per l'8 novembre Le lezioni saranno sia in presenza che tramite piattaforma e saranno previste simulate ed esercitazioni. Tra gli argomenti che verranno affrontati, i primi che danno il 'colore' a tutti i segue, , nti, sono il concetto di Campo (Kurt Lewin) e l'etica delle relazioni; la consapevolezza di preferenze e disagi, la conoscenza delle leggi dello Stato; imparare a vivere non solo per sé..... Dopo l'intervento della dottoressa è stato aperto il dibattito, ed è stata data a tutti la possibilità di fare domande, esprimere una riflessione o proporre nuovi aspetti sia pratici che teorici. La prima a prendere la parola è stata l'avvocato Marina Meucci, esperta in questioni di diritto di famiglia, adozioni, affidamenti, chei ha chiesto quale poteva essere il modo migliore per pianificare concretamente la fase di formazione.
Poi è intervenuto Brando Ricci, counselor e segretario
dell'associazione, che ha evidenziato la portata innovativa e positiva dell'approccio del Progetto di Vita, che affronta il tema del lavoro solo dopo aver aiutato l'utente a sviluppare una maggiore consapevolezza e una maggiore conoscenza di se stesso, a differenza di altri approcci.

Poi ha preso la parola Pierluigi Tiberio, avvocato e membro dell'associazione, che ha sollecitato Izabela Soszynska, un'operatrice e dirigente di una struttura che si occupa dell'assistenza a minori stranieri non accompagnati, a condividere la sua esperienza.
Izabela ha raccolto l'invito. L'operatrice, dopo aver reso note alcune difficoltà causate dalle procedure di prevenzione della diffusione del Covid-19 nelle strutture, ha definito il progetto "molto interessante" e da "accettare subito", non solo per la sua realtà ma per tutto il settore.

Cecilia Errede, counselor membro dell'associazione nonché assistente educativa e culturale nella scuola, ha raccontato lo scambio avuto con Francesca Trenta, referente degli insegnanti di sostegno nell'Istituto Sereni di Roma. Dal colloquio è emersa la necessità di una figura con competenza in grado di coordinare gli sforzi di scuola e usl nella stesura del Piano Educativo Individualizzato (Pei) per i ragazzi con disabilità. Una procedura introdotta da un recente decreto attuativo della legge 66 del 2017. Secondo quanto raccontato da Cecilia, la referente della scuola ha quindi messo l'accento su un "vuoto" ma soprattutto su "un bisogno", che rende questa fase "il momento giusto" per inserire nelle scuole una figura di Counselor dotato delle competenze proposte nella formazione presentata dalla dottoressa Grande.

Elide Stucchi, counselor e segretaria dell'associazione, nonché insegnate nelle scuole medie e referente per l'inclusione del suo istituto, ha riaffermato l'importanza del lavoro di rete al fine della scrittura del Pei e ha ribadito la carenza di figure e di momenti di raccordo tra varie funzioni all'interno della scuola e i centri privati epubblici che si occupano di disabilità dicendo che è necessario che ci siano professionisti che si affiancano ai referenti e che questi siano persone "con competenze".

L'avvocato Meucci ha ripreso la parola per suggerire la stesura di un "canovaccio di programma" a partire dalle competenze che ognuno dei partecipanti può portare al progetto.

E' stata poi la volta di Marco Marchese, esperto nel settore delle assicurazioni ed editore, che ha definito l'incontro "affascinante" e "di grande professionalità" e ha comunicato la sua disponibilità a collaborare. Un breve momento è stato poi dedicato alla presentazione del prossimo libro della dottoressa Grande, "A spasso con l'Angelo", edito dalla casa editrice di Marco.

Gabriele Grassi, psicologo, counselor diplomato con l'associazione, ed educatore in una struttura per minori in Sicilia, ha detto che durante l'incontro è stato presentato un "campo di ampio respiro", che può far emergere "una metodologia comune e trasversale" che permette a ognuno di trovare aspetti in risonanza con la propria professionalità. Il dottor Grassi ha poi evidenziato che nel settore esistono progetti positivi e "ben pensati" che però non incontrano un ambiente favorevole per essere attuati anche a causa di un'eccessiva burocratizzazione che finisce per "far perdere di vitalità" ad alcune iniziative. Raccontando della realtà siciliana, il dottor Grassi ha sottolineato il ruolo positivo del privato, che spesso permette di organizzare incontri e scambi di esperienze proficui.

La dottoressa Grande ha colto questi due spunti, affermando che all'interno della formazione verranno organizzate delle simulate per imparare a gestire momenti di vario tipo all'interno delle strutture, interfacciandosi sia con utenti che con dirigenti e rappresentanti delle istituzioni e del mondo della burocrazia. La presidente dell'associazione ha poi indicato la data di marzo come potenziale inizio dell'attuazione pratica del progetto, in almeno due strutture con le quali iniziare a costruire già da adesso contatti "diretti e continui".

Ilaria Mollica, membro dell'associazione e counselor e assistente educativa e culturale nella scuola, ha ribadito l'importanza della formazione e di quanto questa, unita alla consapevolezza, può portare a un miglioramento della situazione nel settore dell'istruzione. Ilaria ha poi sottolineato che è importante focalizzarsi su un settore
di
intervento e quindi una tipologia di utenza precisa, in modo tale da capire meglio quale struttura può accogliere il progetto.

Sara Contadini, insegnante di sostegno precaria, ha definito il progetto interessante e ha condiviso la sua difficoltà nell'affrontare con i ragazzi temi potenzialmente delicati e fonte di sofferenza.

Antonia Niro, collega di Sara e insegnante di sostegno, ha parlato dei progetti di alfabetizzazione ai minori stranieri e dell'importanza di colmare le barriere linguistiche.

La dottoressa Grande ha poi ripreso le file dell'intervento ricollegandosi alla domanda di Marina Meucci, sottolineando che la dimensione pratica si può delineare dopo aver preso contatto con la struttura e individuato il numero di utenti. Il lavoro verrà svolto sia con i minori in gruppo, per alcuni passaggi, sia con il minore a colloquio individuale con l'Operatore specifico. Ha poi sottolineato il valore dell'approccio creativo nel trattare diversi temi e passaggi del Progetto di Vita, tra cui anche la spiegazione delle norme e leggi in vigore. Ogni operatore avrà sempre presente il ruolo di Facilitatore.

Carlo Sordoni, counselor, psicologo e vice presidente dell'associazione, ha sottolineato l'importanza di aver ascoltato tanti approccio diversi e di come uesti possano confluire nella costruzione di un background comune, che passo passo porti a individuare ambiti di intervento possibili e opportunità per attuazioni concrete magari tramite bandi.

La dottoressa Grande ha concluso l'incontro esortando i partecipanti a inviare suggerimenti e opinioni, anche nell'ottica di formare un gruppo operativo per andare avanti nella stesura del progetto.

Nominativi dei partecipanti

Rosalia Grande

Carlo Sordoni

Brando Ricci

Elide Stucchi

Cecilia Errede

Ilaria Mollica

Alberico Ceccarelli

Gabriele Grassi

Sara Contadini

Maria Paola Fortuna

Antonia Niro

Pietro Bennici

Izabela Soszynska

Marina Meucci

Marco Marchese

Pier Luigi Tiberio

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11 ottobre 2020

IL PROGTTO DI VITA

INCONTRO ALLA FIDU FEDERAZIONE ITALINA DIRITTI UMANI

Partecipanti : 15 persone

RELATORI

ANTONIO STANGO SUI DIRITTI

ROSALIA GRANDE 'INSEGNARE A VIVERE'

BRANDO RICCI SITUAZIONE IMMIGRAZIONE

MARINA MEUCCI AFFIDAMENTO FAMILIARE MINORI IMMIGRATI

il primo incontro dedicato al tema, tenuto in presenza presso la sede della Federazione italiana dei diritti umani (FIDU), di cui il Presidente è il dott. Antonio Stango, che nell'apertura dei lavori, parlò dei Diritti Umani e di alcuni aspetti in questo momento.
Dopo che tutti i partecipanti si sono brevemente presentati, ad aprire i lavori è stata la dottoressa Rosalia Grande, medico, counselor supervisore e Presidente dell'Associazione Stare Bene, che ha omosso e organizzato l'iniziativa. La dottoressa, A PARTIRE DALL' ASSUNZIONE DI ALCUNI CONCETTI DI EDGAR MORIN SU 'iNSEGNARE A VIVERE', ha presentato le caratteristiche principali del Progetto di Vita per minori stranieri non accompagnati e anche per minori vulnerabili (si è parlato della possibilità di estendere il progetto a ragazzi che presentano disabilità), da collocarsi nel quadro di una cultura e una visione sistemica della vita, intesa come esistenza positiva e non mera sopravvivenza. Ogni persona ha nella sua mente una mappa che forma la radice e lo svolgersi degli eventi personali e relazionali, più o meno organizzata, a volte però incongrua che si rivela insoddisfacente. I minori stranieri hanno particolari esigenze di crescita, di auto comprensione e di adattamento creativo non sempre presi in considerazione dalle strutture che li accolgono, per ragioni diverse. Il Progetto di Vita è, per ogni persona che ci si dedichi, magari con l'aiuto di esperti, una costruzione di senso, e per questo si rivela uno strumento molto utile, in particolare in tempi complessi come quelli che stiamo attraversando.
I  partecipanti si sono espressi secondo le loro esperienze. Si deduce che il progetto interessa, non si nascondono le difficoltà ad attuarlo in questi periodi , si costituirà un gruppo di lavoro per elabolarloe fare esperienze di formazione su alcuni temi trattati e qulli che bisognerà aggiungere.

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RELAZIONE SUL SEMINARIO DEL 6-10 AGOSTO A VETRALLA

di Brando Ricci e Rosalia Grande (le frasi in corsivo) Tecnica plurifocale

"ALLA RICERCA DEL PROGETTO DI VITA,DISPOSIZIONI ESISTENZIALI CHE APRONO FINESTRE SULL'ESSERE"
è il titolo del seminario estivo dell'Associazione Stare Bene, che si è svolto il secondo fine settimana di agosto, dalla sera di giovedì 6 alla mattina di lunedì 10, in un meraviglioso casale immerso nel bosco a pochi chilometri dalla località di Vetralla.

A organizzare e dirigere i lavori è stata la presidente dell'Associazione, la dottoressa Rosalia Grande. Vi hanno partecipato alcuni soci per un totale di 10 persone, il numero possibile per la struttura. Perciò Rosalia,Alberico, Brando, Carlo, Cecilia, Elide, Gianni, Ilaria, Mariella e Pier Luigi. Alcuni partecipanti hanno presentato delle relazioni, definiti innesti, di approfondimento,

Il tema del progetto di vita, a partire da una rielaborazione delle opere del filosofo francese Edgar Morin, tra i padri del "pensiero complesso", è stato sviluppato da Rosalia nel corso della fascia mattutina dei tre giorni centrali del seminario. I partecipanti sono stati chiamati a riflettere, senza prendere appunti ma sviluppando la memoria e osservandone le dinamiche di selezione dei ricordi, su diverse declinazioni del tema. Tra queste l'importanza di introdurre un "principio ordinatore" che dia forma alla vita a partire da un iniziale stato caotico. Il lavoro si è aperto con una precisazione sull'Essere, pre-reale, nella realtà, surreale, perchè è questo insieme che fornisce ad ognuno la percezione dell' Essere e, in certe condizioni del suo Essere. Queste condizioni sono delle aperture,degli input, come delle finestre, e si manifestano nei momenti di 'uscita' dal caos. Il caos, che irrompe nella vita personale, sociale, del terriorio, è un momento entropico che si determina quando, al crescere di elementi in campo, si perde la consueta organizzazzione, la consueta chiave del senso. Se interveniene un principio ordinatore si può ridare un nuovo assetto e un nuovo senso alla realtà. Quello del principio ordinatore è stato uno degli elementi centrali: ne sono state approfondite le caratteristiche, le diverse manifestazione (si è riscontrata anche l'esistenza di principi ordinatori falsi, o rigidi). Tra i diversi temi toccati si è anche parlato delle connessioni con gli aspetti relazionali e della sessualità. Nel corso della relazione, Rosalia ha parlato de 'la finestra di Johari' un classico schema della comunicazione, aggiungendo alcuni aspetti. Ha collegato la mancanza del principio ordinatore con i classici 'inciampi' secondo Lacan. I partecipanti sono stati invitati poi a confrontarsi con alcuni passaggi del progetto di vita come vengono presentati nell'analogo corso dell'Università di Bergamo,(Progetto utilizzato anche per minori stranieri non accompagnati) come la piramide dei bisogni di Abraham Maslow e una scala di procedure di Louise Drammeh costituita da vari passaggi-gradini. Il lavoro è stato affrontato da punti di vista diversi e secondo varie angolazioni.

Una volta terminata la parte di esposizione teorica da parte di Rosalia, i partecipanti venivano poi invitati a formare gruppi da tre. All'interno delle triadi, due persone commentavano i lavori, rielaborandolo e tornando sui punti che le avevano colpite maggiormente e in cui si sentivano maggiormente coinvolti.Il terzo elemento del gruppo ascoltava il dialogo, riportando le parole dei partecipanti in una successiva fase di feedback di gruppo e di commento da parte di Rosalia, che ha spesso proposto anche degli esercizi di natura percettiva e di interazione con la location, accompagnati da commenti e osservazioni.

Nel corso del seminario diversi partecipanti hanno portato il loro contributo con degli approfondimenti, definiti innesti. Tanti i temi trattati. Cecilia ha parlato delle opere e della vita dello scrittore francese Victor Hugo, ritenuto uno degli autori più importanti del 19 esimo secolo e ha letto alcuni brani, che le davano la sensazioni essere 'finestre sull'Essere'. Alberico ha invece raccontato la storia dell'affresco "La lutte avec l'Ange" di Eugène Delacroix . Una lotta tra l'Angelo e Giacobbe. E' un'opera dalle grandi dimensioni, emblematica di una 'finestra sull'Essere' citata dallo scrittore e giornalista francese Jean-Paul Kauffman che ha dedicato un libro all'opera, Alcuni passaggi de libro, e citazioni di De La Croix, hanno fornito indicazioni sull'argomento delle tendenze umane, con cui l'Associazione ha lavorato nel corso del suo programma annuale. La musica jazz e in particolare la vita e le opere del sassofonista e compositore John Coltrane sono state al centro dell'intervento di Gianni, che ci ha fatto ascoltare dei veri e propri ' interessanti dialoghi musicali' tra Coltrane e Miles Davis, chiedendoci cosa ne pensavamo. Il personaggio dei deliziosi fumetti degli anni '30 Betty Boop, in qualche modo antesignana del femminismo, che lotta in modo molto creativo e divertente contro vari demoni e oppositori' è stato affrontato da Elide. Carlo ha parlato dell'eco-pensiero, relazione tra il pensiero, l'ecologia e la nostra esperienza quotidiana, mostrando i collegamenti con il pensiero complesso e il pensiero sistemico. Pier Lugi invece, ha condiviso una sua esperienza di lavoro come avvocato in un complesso quadro di sistemica familiare, che ha visto le persone molto partecipi alla sua narrazione ampia e ricca di momenti sia emotivi che di riflessione.

Oltre a una fase teorica, tutte le relazioni sono state completate da una sollecita condivisione delle impressioni, sensazioni, pensieri ed elementi di connessione con il tema del progetto di vita. La fine della giornata è stata poi occasione, due volte, di un momento di rilassamento e visualizzazione proposto da Rosalia e condotto da Brando.
Le tre proposte di gioco, a carattare ludico e terapeutico, di tipo cognitivo, osservativo e creativo-surreale, hanno visto i partecipanti cimentarsi in una piccola gara non competitiva.di bravura e tempestività

Rosalia ha proposto ai partecipanti un questionario di dodici domande inerenti il progetto di vita, a cui ognuno ha fornito risposte individuali
Non sono mancati i momenti di relax e di svago, così come sono stati condivisi i momenti dei pasti, cucinati a turno e poi consumati tutto insieme. Un simpatico tormentone è stato' l'affare yogurt', oggetto di risa e di scherzi, dato che l'elevato numero di essi non finiva mai.

Le giornate sono state dei momenti di crescita e confronto con il proprio progetto di vita e con il punto nel quale ci si trova rispetto ad esso. Punto che per tutti i partecipanti, ha sottolineato Rosalia in un commento serale, si è rivelato sulla buona strada.
Nella mattina di lunedì Rosalia ha ripreso alcuni passaggi del Progetto di vita secondo il corso dell'Università di Bergamo, nel progetto di Louise Drammeh che mettono in evidenza la centralità del completamento delle strade e delle fasi intraprese, e la percorribilità nei due sensi di alcune procedure, confrontandola con le concezioni Yoga dei canali energetici principali.

Personalmente le ho trovato delle giornate di crescita e di condivisione importanti, tanto sul piano del lavoro e delle cose da fare, tanto sul piano del pensiero e della costruzione di una teoria comune. Mi sono sentito parte di un tutto.(Brando)

Clima attento, partecipe, collaborativo. Serietà e divertimento. Prospettive.(Rosalia)tiamo recuperando il materiale

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